In treno da Codogno a Milano
In gioventù andavo spesso in treno a Milano partendo dalla stazione di Codogno. Partivo di buon mattino di solito il sabato quando non avevo impegni di lavoro e salivo sul treno per accomodarmi in seconda classe. Il treno faceva varie fermate prima di Milano tra cui l'attuale capoluogo di provincia Lodi. Scendevo a Milano Centrale e andavo alla prima stazione della Metropolitana dove una volta vidimato il biglietto di entrata salivo sul treno per scendere alla stazione Amendola e andare alla Fiera Campionaria. Di solito veniva organizzata nel mese primaverile di aprile-maggio. Era bello entrarci e ricordo che da piccolo mi ci portava mio padre Attilio sempre in treno ma prima andavamo a pranzo dai miei zii in via Solferino dove avevano sede il Corriere della sera , la Gazzetta dello Sport e anche il negozio di Selezione dal Reader's Digest al quale mi abbonai nel 1975 succedendo a mia cugina Gianfranca che dopo il matrimonio col Giangia voleva disdire l'abbonamento ma invece facendo qualche sacrificio economico sulla mia paghetta settimanale e mensile subentrai io. Mio zio Gino, fratello di mio padre, era direttore tecnico e progettista della Torresani S.p.A. macchine alimentari e terminato il pranzo andavamo con lui in macchina. Aveva sempre un paio di biglietti omaggio per noi e una volta entrati io e mio padre visitavamo i vari padiglioni di Meccanica ma anche di Gastronomia dove si diffondevano gli odori della Cucina Italiana e Internazionale. In età adulta perso il padre (1973) andavo da solo o a volte in compagnia dell'amico Mariolino Traversoni noto ciclista che era sempre invitato agli stand di Ciclismo. Nella pausa pranzo andavo a qualche stand gastronomico per un panino e una Coca Cola e poi ancora camminare. In altri periodi dell'anno invece andavo in visita al Castello Sforzesco o alla Galleria Vittorio Emanuele
Quell'aprile 1986 in Vaticano
La scomparsa di Papa Francesco mi riporta alla mente il mio viaggio a Roma con la delegazione del Ferrari Club di Maranello di cui ero socio nell'aprile 1986 in occasione degli eventi Pasquali. Avevo visitato giorni prima la fabbrica della Ferrari e il circuito di Fiorano quando l'allora presidente del Club informò noi soci che erano disponibili 50 posti per una visita pastorale a Roma in Vaticano con incontro con il santo Pontefice Papa Giovanni Paolo II. Era un anno circa che attendevo un'occasione simile dato che sul letto sofferente dell'Ospedale Civico di Codogno a causa di un incidente in moto avevo promesso anche a mia madre che avrei venduto la moto e sarei andato a Roma per incontrare il Papa ma non sapevo ovviamente come fare. Quella occasione era quindi più unica che rara ma dovevo prima consultarmi con il mio capo reparto di MTA perchè dovevo chiedere due giorni di ferie. Fortunatamente il signor Bertoli D. me li concesse e quindi prenotai un posto. La partenza in Corriera era programmata da Maranello in piazza centrale presso la Parrocchia di san Biagio. Ci andai con la mia Renault R14 TL ma prima feci un salto al campo da Baseball per salutare i ragazzi del Codogno Baseball'67 lì in allenamento. Arrivato a Maranello cercai di prendere sonno dato che la partenza era per l' 1:00 di notte. Partimmo in due distinte corriere con una occupata da noi soci e l'altra da pellegrini provenienti da Pavia. Una volta giunti a Roma il conducente fece un giro panoramico per la Città Eterna e poi scendemmo in prossimità del piccolo Stato del Vaticano. La sicurezza dopo averci perquisito ci fece entrare in piazza dove l'allora segretario del Papa Mons. Casaroli ci indicò la nostra posizione privilegiata vicino al palco Papale da cui Papa Giovanni Paolo II celebrò la Santa Messa e la Benedizione. Al termine passò vicino a dove mi trovavo e le potei stringere a fatica la mano perchè una pellegrina mi aveva dato in braccio suo figlio per poterlo avvicinare meglio al Pontefice. Vedere da vicino il Papa è stato un'esperienza emozionante che avrei voluto ripetere anche con Papa Francesco ma non è stato possibile anche se inaspettatamente nella vicinanza del Natale 2023 fece pervenire anche sul mio profilo Facebook la sua benedizione per chi si impegna a diffondere belle notizie sui Social Network.
Un giorno in Galleria Ferrari a Maranello
A Maranello ci andavo spesso in gioventù e fra le varie visite fatte nel centro cittadino Emiliano dove ha sede la Ferrari S.p.A. non poteva certo mancare la visita alla Galleria Ferrari divenuta poi Museo Ferrari. La prima volta fu quando fu inaugurata alla presenza del figlio di Enzo Ferrari ,Piero, che ebbi modo di conoscere. Poi inseguito ogni volta che mi recavo in agosto o periodo natalizio di ferie non mancavo di visitare questo tempio del ricordo di quello che fu ed è il nome Ferrari in Maranello. In essa ammirai in primis lo studio del Commendator Ferrari e tante GT e Formula 1. Ricordo la Ferrari N°27 di Gilles Villeneuve o le varie monoposto guidate da Michael Schumacher o Michele Alboreto e anche la Ferrari F2007 che consentì a Kimi Raikkonen di laurearsi Campione del Mondo 2007 e per il momento è l'ultimo Campione del Mondo piloti su Ferrari. Un tempio da visitare naturalmente per chi si reca a Maranello
Alla ricerca delle mie origini Paterne
Da anni ero affascinato dalla storia genealogica di Famiglia ma mentre da parte materna sapevo le origini di nascita e locazione da parte paterna ne ero all'oscuro perchè i miei genitori non mi parlarono quasi mai di mio nonno Romolo. Incuriosito e grazie alle moderne tecnologie digitali in collaborazione col mio compianto cugino Pinuccio Alghisi potei visionare il Fascicolo Anagrafico Digitale della Provincia di Cremona dopo aver creato su Family Search un mio account gratuito. Mio cugino che aveva svolto a Pizzighettone dove risiedeva dopo il di lui matrimonio indagini scoprendo e trovando cugine abitanti da anni a Pizzighettone. Io così ebbi modo di trovare la documentazione riferita a mio nonno Paterno scoprendo che era nato a Pizzighettone trasferitosi a Codogno dopo il suo matrimonio. Non solo trovai in forma digitale il suo atto di nascita ma anche gli atti di Matrimonio dei suoi genitori e derivati
Gioventù spensierata in Bicicletta
Quando si è giovani nel pieno delle proprie forze Psico-Fisiche si affrontano prove che in età avanzata rimarranno solo un ricordo da raccontare ai posteri. Io fin da piccolo ero appassionato ciclista e a volte in estate mi cimentavo anche in lunghe pedalate della bassa Lodigiana ma anche spingendomi in Emilia. Uno degli itinerari preferiti era San Damiano che dista da Codogno oltre 40 Km e dove ha sede un aeroporto Militare ora adibito a museo Aeronautico. Partendo da Codogno sfidando la calura procedevo verso Piacenza per poi imboccare la strada che mi portava a San Giorgio e a San Damiano. Non portavo con me macchine fotografiche o video dato che essendo zona Militare era vietato fare riprese. Arrivavo a volte nel mentre un Panavia Tornado era in fase di decollo ed era emozionante vederlo. Costeggiando il perimetro della base venivo presto individuato e passava una camionetta Militare per accertarsi che non avevo intenzioni bellicose ma una volta scorto sul mio casco da ciclista l'adesivo del 50° Stormo mi salutavano. Il ritorno a Codogno era faticoso specialmente nell'ultimo tratto dove la fatica dopo 90 Km in bicicletta si faceva sentire